L’industria della plastica è in movimento e la sua destinazione è l’economia circolare. Ne è convinta Sirap Group, che intende diventare protagonista della transizione sostenibile nel settore degli imballaggi di plastica. Il suo impegno, presente e futuro, viene raccontato nel Bilancio di sostenibilità 2019, redatto con il contributo scientifico di ALTIS Università Cattolica.
«L’etica professionale e la responsabilità sociale hanno da sempre contraddistinto il nostro gruppo, e oggi, in un momento storico in cui l’umanità si trova di fronte alle grandi sfide dettate dai cambiamenti climatici, noi vogliamo essere protagonisti nella transizione del nostro settore verso l’Economia Circolare. E lo vogliamo testimoniare con uno strumento concreto e di alto valore, che abbiamo realizzato con l’importante contributo del team ALTIS, “Alta Scuola di Impresa e Società” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano).» Stefano Villella, Sustainability Manager di Sirap Group |
La Società Italiana Ricerca Applicazioni Plastiche produce contenitori di plastica per alimenti freschi. Nata nel 1960 a Verolanuova (Brescia), nel 1990 diventa parte di Italmobiliare Group e nel 2019 diventa Sirap-Gema SpA, una società per azioni controllata al 100% da Italmobiliare SpA, società per azioni quotata alla Borsa Valori di Milano. Oggi conta 11 stabilimenti in 18 Paesi, oltre 3.000 fornitori e 1.384 dipendenti.
Votata all’innovazione e al miglioramento continuo, l’azienda investe tempo e risorse sulla ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative per l’industria del fresco e la Grande Distribuzione alimentare. Nel corso del biennio 2018-2019, l’impegno dell’azienda si è intensificato, alla luce degli sviluppi politici e di contesto che hanno orientato in modo più netto i decisori nazionali ed europei verso i temi della sostenibilità. Gli ambiziosi obiettivi di riciclo degli imballaggi in plastica introdotti dalla Commissione Europea per il 2030 e le politiche sull’economia circolare (“EU Plastics Strategy in a Circular Economy”, 2018) hanno stimolato ulteriori studi sulla riciclabilità dei prodotti Sirap.
A questo si è aggiunto un più forte orientamento verso materiali alternativi – tra cui, plastiche riciclate post-consumo (rPET), bioplastiche prodotte da fonti rinnovabili (PLA, Mater-Bi®) e prodotti basati sulla tecnologia di espansione, che permette un uso ridotto di polistirolo espanso estruso (XPS). Sono in corso anche studi dedicati all’ecodesign, una tipologia di design sostenibile che tiene in considerazione gli impatti sull’ambiente sin dalla fase di progettazione.
L’azienda ha abbracciato appieno il concetto di responsabilità aziendale, inserendolo nella sua Politica Aziendale Integrata, che si incentra sulla sostenibilità dei prodotti, dei processi e dei comportamenti, unitamente ai valori etici di affidabilità e trasparenza. La sostenibilità è anche un elemento cardine del Piano Strategico triennale, che viene attuato da un Team apposito, coordinato dal Sustainability Manager e composto dai Sustainability Account (collettori delle esigenze degli stakeholder e promotori delle iniziative) e dai Sustainability Technician (esperti che applicano la sostenibilità a prodotti e processi).
Nella strategia adottata da Sirap rientra anche la promozione della collaborazione lungo la filiera, motivo per cui l’azienda ha rafforzato la sua presenza internazionale nelle associazioni europee e nei gruppi tecnici di categoria ed è tra i membri fondatori dell’associazione industriale italiana ProFood, che dal 2019 unisce i principali produttori di imballaggi in plastica per alimenti freschi. La creazione di un gruppo merceologico consentirà una continua contaminazione positiva tra le realtà italiane del settore e favorirà l’adozione di misure volte ad aumentare la sostenibilità di prodotti e processi. Gli attuali membri sono già impegnati a certificare le caratteristiche ambientali dei loro prodotti tramite un’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment - LCA) basata sulla norma ISO 14040 e a garantire che essi siano correttamente riciclati, attraverso progetti innovativi realizzati insieme al mondo del riciclo.
«D’altra parte – afferma l’Amministratore Delegato di Sirap, Stefano Lazzari – riteniamo che la transizione all’Economia Circolare non possa avvenire per mezzo di divieti (“Single Use Plastics Directive”, 2018) o tassazioni indiscriminate di intere categorie di prodotti, ma con una strategia sistemica a lungo termine per una gestione più efficiente dei rifiuti, l’educazione e la sensibilizzazione dei cittadini e la promozione di pratiche sostenibili per le imprese.» |
Dopo il contrastato periodo di implementazione della Plastic Tax, l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha causato ulteriori sfide per Sirap e il comparto. Le aziende del settore hanno dovuto gestire ritardi o interruzioni nell’approvvigionamento degli stabilimenti e una ridotta disponibilità di personale addetto alla produzione e alla logistica, anche per via delle difficoltà nel reperimento di dispositivi di protezione personale (DPI).
Allo stesso tempo, il lockdown e la conseguente circolazione limitata di plastica di recupero ha comportato una battuta d’arresto per l’industria del riciclo, che si è trovata priva di sufficiente materiale da elaborare, mettendo a rischio quel sistema di circolarità che i Paesi europei stanno edificando con tanta fatica.
Accanto a queste criticità, sono però emerse anche delle opportunità per dimostrare il ruolo importante della plastica. La domanda di packaging alimentare di plastica è rapidamente cresciuta durante l’emergenza, in quanto è stato riconosciuto come uno strumento di sicurezza igienica. Ad esempio, gli imballaggi prodotti da Sirap si sono dimostrati in grado di:
L’aumento del consumo di plastica monouso – dai contenitori alle mascherine – ha destato preoccupazioni per via delle ricadute ambientali, immediate e di medio-lungo periodo. Si è quindi sottolineata la necessità di impegnarsi sin da ora a gestire in modo corretto gli scarti e rendere il riciclaggio redditizio per le imprese, come sollecitato dall’Unione Europea. Sul lungo periodo, occorre adottare una strategia che agisca su più fronti:
L’economia circolare è alla base della strategia di sostenibilità 2020-2023 di Sirap, che si basa su quattro pilastri:
Questi principi guideranno le azioni del Gruppo nei prossimi mesi e anni. Con impegno, fiducia e collaborazione, Sirap continuerà il suo cammino per migliorare la circolarità della plastica e promuovere questa transizione nel settore. Siamo sempre più vicini al 2030, scadenza degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e di quelli per il packaging in plastica, fissati dall’Unione Europea. Per raggiungerli, la sostenibilità deve essere uno sforzo comune, sistemico. Noi di ALTIS ci auguriamo di vedere sempre più aziende compiere passi in questa direzione e veder maturare nel corso dei prossimi dieci anni il frutto del loro impegno.
Il Bilancio di sostenibilità 2019 di Sirap
Rendicontazione non finanziaria: il metodo ALTIS
Storie di resilienza: come ha reagito la società civile durante l’emergenza Covid-19 | scopri che cosa ha fatto Sirap per i suoi stakeholder.
Educazione, riciclo e ricerca, gli elementi chiave per una filiera della plastica più sostenibile | resoconto del convegno di ALTIS: “Innovazione e sostenibilità nel packaging alimentare” (2019).
Articolo redatto da Erika Lisa Panuccio (ALTIS), il 27 luglio 2020
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