I fenomeni di violenza verso le donne non si limitano alla sfera fisica e psicologica, ma possono riguardare anche quella economica, soprattutto in ambito domestico. Si parla di violenza economica quando alla vittima viene impedito di possedere o gestire in autonomia il denaro, controllare le spese, conoscere il proprio reddito o svolgere un’attività professionale retribuita. Global Thinking Foundation è attiva nel contrasto di questo fenomeno. Insieme ad ALTIS Università Cattolica, nel corso dell’ultimo anno sono stati misurati e valutati gli impatti prodotti da una delle sue iniziative, Donne al Quadrato.
Global Thinking Foundation nasce nel 2016, per iniziativa di Claudia Segre, con la missione di promuovere l’alfabetizzazione finanziaria, con un particolare attenzione alle donne, i soggetti più vulnerabili a fenomeni di violenza economica. Attraverso le sue iniziative e i suoi progetti, si impegna a diffondere la cittadinanza economica e l’uguaglianza di genere e sostiene l’importanza di adottare un approccio valoriale all’economia e alla finanza. Con le sue attività intende inoltre porre l’attenzione sulla necessità di introdurre misure atte a una maggior integrazione delle donne nel mondo del lavoro. L’obiettivo ultimo è raggiungere una piena inclusione sociale ed economica e coinvolgere attivamente le nuove generazioni nello sviluppo economico del Paese.
Con riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, il suo operato contribuisce agli obiettivi di istruzione di qualità (SDG 4), uguaglianza di genere (SDG 5), lavoro dignitoso e crescita economica (SDG 8) e ridurre le disuguaglianze (SDG 10).
«La collaborazione della nostra Fondazione con ALTIS è nata dalla constatazione che per poter avviare un’analisi di impatto sociale su un aspetto operativo dell’educazione finanziaria così specifico, come la prevenzione all’abuso ed alla violenza economica, fosse necessario un partner accademico innovativo e di alto livello. Ma soprattutto capace di condividere informazioni e soluzioni avanzate per dare risposte concrete ad una misurazione di impatto che è un unicum attualmente in Italia, e che ha un alto valore sociale, e ci porta sverso una prospettiva di azioni fattive da intraprendere insieme.» Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation |
Da tre anni, Global Thinking Foundation porta avanti il progetto D² – Donne al Quadrato, un percorso di alfabetizzazione finanziaria che si articola in lezioni frontali e online e azioni di mentorship. Coinvolge oltre 45 volontarie certificate AIEF (Associazione Italiana Educatori Finanziari), dislocate su tutto il territorio nazionale, che mettono a disposizione le proprie conoscenze e competenze gratuitamente. Sono donne per le donne, da qui il nome dell’iniziativa. Le partecipanti aderiscono per vari motivi, dalla necessità di affrontare con cognizione di causa la crisi economica o situazioni famigliari complesse, al desiderio di assumere un ruolo di protagonista consapevole o di rimettersi in gioco sul piano professionale.
Gli impatti generati da questo progetto sono stati misurati con il contributo di ALTIS e i risultati sono stati pubblicati all’interno del Manuale di Prevenzione della Violenza Economica, frutto di 5 anni di esperienza diretta sul tema.
«La sperimentazione dell’indicatore ci indica la strada che l'educazione finanziaria deve percorrere per essere efficace sull’incremento di benessere finanziario dei partecipanti ai corsi. I risultati suggeriscono, infatti, che l'educazione finanziaria può aiutare effettivamente le persone a migliorare le loro situazioni economiche e, in definitiva, il benessere finanziario, aiutandoli a migliorare le loro attitudini e comportamenti.» Valentina Langella, responsabile della valutazione d’impatto, area Consulenza ALTIS |
L’impatto sociale generato dal percorso Donne al Quadrato è stato misurato attraverso l’impostazione di un modello basato sull'analisi dei legami tra alfabetizzazione e capacità finanziarie e la definizione delle componenti principali del benessere finanziario, descritte negli studi della Professoressa Elaine Kempson dell’Università di Bristol.
Mediante l’utilizzo di questa metodologia per la misurazione delle componenti del benessere finanziario, si è deciso quindi di impostare l’Indice di Benessere Finanziario (IBF) per fornire una misura accurata, coerente e confrontabile nel tempo, di quanto la partecipazione al corso Donne al quadrato abbia influenzato la percezione di sicurezza e di libertà delle persone, circa la loro situazione economica e le loro capacità finanziarie.
L’indice è composto da un set di indicatori micro, che fanno riferimento agli aspetti di personalità, conoscenze, attitudini e comportamenti specifici del campione preso in esame, e variabili macro, di contesto territoriale, che servono per depurare i cambiamenti misurati dai mutamenti macroeconomici che interessano tutta la popolazione.
L'indice viene misurato con un punteggio che va da 0 a 180, dove punteggi più alti rappresentano un maggiore benessere finanziario. Il punteggio della componente micro viene calcolato sulla base dei dati raccolti grazie alla somministrazione di un questionario ai partecipanti ai corsi erogati dalla Fondazione. Il questionario è somministrato in due momenti: all’inizio del corso e a pochi mesi dalla conclusione dello stesso. La doppia somministrazione è stata prevista per permettere un tempo di sedimentazione e catturare la dimensione di cambiamento, generata dall’attività erogata. |
Il campione oggetto nella nostra sperimentazione è stato composto da una rappresentanza di corsisti del programma Donne al Quadrato, provenienti da 11 corsi erogati dalla Fondazione nel 2019, in diverse località italiane.
Il punteggio complessivo del benessere finanziario delle partecipanti è 115,49 su 180, pari al 60%. Un buon risultato, che al contempo offre opportunità di miglioramento.
Complessivamente, al termine dei corsi l’indice di benessere finanziario è cresciuto del 5%. Questo dato si riflette sia in un miglioramento del contesto macroeconomico (+6%), sia in un potenziamento degli aspetti individuali di benessere finanziario (+5%) e in un incremento di conoscenze (+10%) che ha anche comportato un miglioramento degli aspetti legati a personalità (+5%), attitudini (+5%) e comportamenti (+4%).
In particolare, è migliorata la l’attitudine delle persone ad avere cognizione dei debiti che intende contrarre (+21%), il controllo dell’impulsività (+10%) e la capacità di monitorare le proprie spese (12%). L’unico aspetto che ha registrato un trend negativo è quello della paura e preoccupazione riguardo alla situazione finanziaria del futuro prossimo (-9%), forse causato dall’incremento di consapevolezza e conoscenze.
«Siamo liete di raccogliere dati più che confortanti rispetto all’impatto e all’utilità del nostro incessante lavoro sul territorio. Uno studio del World Economic Forum conferma che sono le donne a pagare il prezzo più salato per la pandemia che stiamo vivendo, e aggiunge però che la ripresa non potrà che puntare proprio su di loro, in termini sia occupazionali che di rilancio sociale. Ecco, noi siamo qui per supportare questo rilancio». Claudia Segre, Presidente Global Thinking Foundation |
Per il futuro, sarà interessante approfondire l'interazione e lo sviluppo degli aspetti col passare del tempo quando il calcolo dell'indice sarà ripetuto, mediante rilevazioni successive. ALTIS è lieta di poter affiancare Global Thinking Foundation anche in questa fase.
Global Thinking Foundation, Manuale di Prevenzione della Violenza Economica
World Economic Forum, COVID-19 is the biggest setback to gender equality in a decade
Webinar "Rapporto GLT 2020: prevenire la violenza economica si può! Uguaglianza di genere, formazione e benessere finanziario", con Global Thinking Foundation | Guarda il filmato | Tutti i webinar 2020
Articolo redatto da Erika Lisa Panuccio (ALTIS), il 15 ottobre 2020
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