La finanza sostenibile è uno dei grandi temi del nostro tempo e sta riscuotendo sempre più interesse in tutto il mondo, specialmente in Europa. Christian Thimann, Presidente dello High-Level Expert Group (HLEG) sulla Finanza Sostenibile (2017–2018), racconta in un’intervista per la London School of Economics che si propose per questa carica in Unione Europea mentre ricopriva il ruolo di senior executive in AXA, avendo compreso quanto il mondo assicurativo avesse forti interessi in queste tematiche e negli investimenti a lungo termine. L’intuizione di Thimann si riconferma oggi, come dimostra il nostro ultimo studio sulla sostenibilità nel settore assicurativo, uno dei primi settori a investire in questa direzione. Secondo la sua esperienza, nel 2016 si parlava ancora poco dell’abbinamento finanza-sostenibilità, quindi è sorprendente vedere quanto oggi sia invece sulla bocca di tutti.
Lo scorso 21 marzo 2019, la Commissione Europea organizzò una conferenza destinata a incoraggiare un approccio più universale verso la finanza sostenibile e stimolare un confronto su come indirizzare i capitali privati verso progetti sostenibili, in modo equilibrato. Agire insieme è essenziale per coordinare le iniziative volte a raggiungere gli obiettivi globali dell’Agenda 2030, e quelli che seguiranno.
La collaborazione tra mondo finanziario, aziende e istituzioni permetterà di: aumentare gli investimenti sostenibili per colmare l’attuale gap di investimenti; garantire la compatibilità degli asset finanziari tra diversi Paesi e mercati, scongiurando un effetto di frammentazione di metodi e standard; sfruttare le economie di scala per esplorare tutte le possibilità di sinergia. Gli investitori avranno inoltre accesso a una più ampia scelta di prodotti, progetti e forme di finanza “verde”, capaci di rispondere con efficacia alla crescente domanda di soluzioni di questo tipo. Allo stesso modo, anche le imprese ne beneficeranno, potendo accedere a nuove fonti di finanziamento, tramite i mercati mondiali del capitale e il settore finanziario internazionale.
In risposta a questo fenomeno molto attuale e in continua evoluzione, ALTIS ha aumentato la propria offerta formativa dedicata al connubio tra finanza sostenibilità, proponendo i seguenti percorsi di formazione e aggiornamento:
14-16 giugno 2019
La finanza che include: impact investing per lo sviluppo
Corso per professionisti promosso da ASERI – Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali, con ALTIS, Fondazione AVSI, Opes Impact Fund.
L’impact investing offre una risposta concreta e innovativa alla necessità di coniugare sostenibilità economica e sviluppo inclusivo nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Da settembre 2019
Corsi di sviluppo manageriale in finanza sostenibile
7 corsi per professionisti junior e senior, dedicati a diversi aspetti della finanza sostenibile, tra cui green finance, impact investing, criteri ESG (Economics, Social, Governance), investimenti responsabili, sustainable fintech e social finance.
Da ottobre 2019
Master in Finanza: strumenti, mercati e sostenibilità
3° edizione del primo Master in Finanza d’Italia con un focus sulla finanza sostenibile, che apre una finestra di opportunità su questo settore anche a laureati che non hanno un profilo accademico economico-finanziario.
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ALTIS ha recentemente concluso una due diligence non finanziaria. Ha quindi valutato, utilizzando una metodologia rigorosa, l’esposizione ai rischi e la capacità di cogliere le opportunità derivanti dalla gestione consapevole degli aspetti di business in ottica di sostenibilità.
La due diligence non finanziaria si integra alla due diligence finanziaria che accompagna i processi di finanza straordinaria (acquisizioni e cessioni). È un’analisi esterna, sviluppata da ente terzo, focalizzata sulla valutazione dei rischi e delle opportunità di business derivanti dalla sostenibilità e, in sintesi, utile a definire il valore dell’impresa.
In linea con la considerazione che il valore dell’impresa non è esplicabile solo considerando la dimensione economico-finanziaria, la due diligence non finanziaria diventa uno strumento prezioso per esprimere compiutamente il valore dell’impresa e per valutare con maggiore ampiezza gli eventuali rischi cui l’impresa è esposta, in caso di cessioni e acquisizioni.
È stata inaugurata una partnership con Equita, l’Investment Bank indipendente italiana, partner di riferimento per le imprese italiane e gli investitori istituzionali. ALTIS ed Equita stanno lavorando insieme per analizzare il modo in cui le piccole e medie imprese italiane affrontano le tematiche ESG, ossia quei criteri economici, sociali e di governance che permettono di valutare in modo più completo eventuali opportunità di investimento e il rischio di un’azienda.
Il 9 settembre 2019 verranno presentati i risultati di questo studio.