Scuole che non si arrendono: ALTIS al fianco degli istituti paritari che si preparano alla ripartenza

È legge il Decreto Scuola, ma ci sono ancora molti punti interrogativi sulle condizioni di riapertura delle scuole. Senso di responsabilità, misure pratiche e collaborazione sono gli elementi chiave per il rilancio degli istituti paritari in questo momento di crisi.

  

La doppia emergenza delle scuole paritarie

I mesi di chiusura forzata hanno colpito duramente le scuole paritarie durante l’emergenza Covid-19, generando una condizione di doppia emergenza. Oltre a quella sanitaria, hanno dovuto subire quella economica, per via della crescente difficoltà delle famiglie di pagare le rette scolastiche.

A inizio giugno 2020, l’entrata in vigore del Decreto Scuola ha disciplinato gli Esami di Stato, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico corrente, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado. Le condizioni di riapertura delle sedi scolastiche sono invece ancora in discussione. Il Governo sta definendo le linee guida per garantire la regolare ripresa delle attività didattiche in presenza, come annunciato dal Ministero dell'Istruzione. Tuttavia, ben 300.000 scuole paritarie rischiano di non riaprire a settembre, a causa delle difficoltà economiche.

In reazione agli allarmi lanciati dalle scuole a rischio di chiusura, il Governo ha mobilitato delle risorse attraverso il Decreto Rilancio, che include l’erogazione di 135 milioni di euro per le scuole non statali. Nel Decreto sono previsti, a compensazione delle rette non versate, 70 milioni di euro per le scuole paritarie primarie e secondarie e 65 milioni per i servizi educativi e per le scuole dell’infanzia. Questa misura è stata colta come un segnale della volontà di dialogo della classe politica, seppur le associazioni di categoria sottolineino che a conti fatti si tratta di 152 euro pro capite per i 524.031 allievi della scuola dell’infanzia e 200 euro pro capite per gli altri allievi. In altre parole, non è una misura sufficiente per salvare le scuole in pericolo.

  

Per ripartire, servono interventi complementari e un uso efficiente delle risorse

Come ribadito più volte da Suor Anna Monia Alfieri, esperta di politiche scolastiche e gestore di istituti paritari, la scuola paritaria non vuole soldi per sé ma per le famiglie, che devono poter scegliere dove e come far istruire i propri figli. Durante un’audizione alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati (svoltasi il 29 maggio 2020), l’economista ha illustrato i termini dell’allarme e alcune possibili soluzioni in rappresentanza di USMI e CISM. Più che liquidità, servono interventi complementari, come la detrazione delle rette pagate dai genitori, lo sconto delle imposte, un investimento sulla didattica a distanza, borse di studio per famiglie meno abbienti e altri investimenti per il risanamento della scuola paritaria.

A questo si aggiunge la necessità che gli stessi istituti continuino a impegnarsi e a ingegnarsi per far il miglior uso possibile delle risorse a loro disposizione. 12mila sedi scolastiche paritarie hanno rinnovato la loro disponibilità ad accogliere altri studenti a settembre, per favorire una ripresa in sicurezza, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale. Altre hanno affrontato in modo proattivo il periodo di chiusura forzata, continuando a seguire a distanza gli alunni con gli strumenti a disposizione, e iniziando a porre le basi di un sistema innovativo di didattica da adottare anche in futuro.

  

La proposta di ALTIS Università Cattolica per le scuole paritarie che non si arrendono

Le scuole paritarie restano quindi in campo, ma per affrontare e superare con successo la ripartenza occorre un approccio responsabile, pratico e collaborativo. Tutte le risorse devono essere adottate nel modo più efficiente ed efficace, con il coinvolgimento di tutte le figure che lavorano all’interno degli istituti. Per questo motivo, ALTIS Università Cattolica ha aggiornato la sua offerta rivolta alle scuole paritarie, creando un percorso formativo di accompagnamento per dirigenti, docenti e personale tecnico-amministrativo.

  

A partire dal 13 novembre 2020, i partecipanti del corso "Management scolastico e direzione delle scuole paritarie" interverranno a distanza, in un’aula virtuale, per apprendere a:

  • introdurre una robusta gestione economica capace di reagire allo shock pandemico, partendo dalla definizione di un business plan sostenibile sino a considerare il fundraising, ad esempio destinato a finanziare l’aggiornamento e la digitalizzazione della didattica
  • aggiornare l’offerta formativa e la didattica integrando formazione in aula e a distanza
  • gestire e coordinare le risorse umane in un momento di incertezza, tenendo in considerazione anche gli aspetti tecnico-legali e organizzativi
  • comunicare all’esterno le proprie competenze e il proprio impegno.

Per andare incontro alle scuole che non si arrendono e sentono la necessità di investire per affrontare con competenza le sfide del momento, il costo di partecipazione è stato ridotto a 1.000 euro + IVA.

  

Per informazioni: scarica il flyer del corso “Management scolastico e direzione delle scuole paritarie”

 

Redatto da Erika Lisa Panuccio (ALTIS) il 15 giugno 2020.

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