Pubblicato il report del IV Osservatorio “Governance della Sostenibilità”: redatto da CSR Manager Network e ALTIS Università Cattolica in collaborazione con Assonime, è stato presentato il 24 maggio 2021 durante il webinar “L'integrazione Della Sostenibilità Nella Governance: Quando La Forma Diventa Sostanza?”
Matteo Pedrini, Resp. Area ricerca ALTISm Prof. Ordinario di Corporate Strategy Università Cattolica e Direttore Scientifico del CSRMN, Marco Minciullo e Maria Cristina Zaccone, ricercatori ALTIS, hanno presentato la quarta edizione della ricerca che indaga l’integrazione della Sostenibilità nella governance delle aziende quotate. A tal fine è stata condotta un’analisi documentale in Italia, Francia, Regno Unito e Spagna su più di 900 documenti societari (relazioni di corporate governance e remunerazione, Dichiarazioni non finanziarie, Report di sostenibilità ed Annual report). Il documento contiene inoltre un focus sul panorama italiano, analizzato attraverso questionari relativi a: approccio del C.d.A., del comitato e dell’A.D. alla sostenibilità, interazione tra manager di sostenibilità e vertici aziendali e stakeholder management (75% FTSE-MIB).
Lo studio descrive le recenti evoluzioni delle forme di governance e gestione della sostenibilità, mettendole a confronto con gli anni precedenti e con i principali benchmark europei. È stato elaborato grazie al supporto di A2A, Enel, KPMG, Message, Pirelli e Terna.
I risultati ruotano intorno a quattro macrotemi:
Nelle aziende quotate italiane la sostenibilità è sempre più integrata nella governance aziendale, con l’Italia che si afferma come leader a livello europeo: 35 aziende quotate FTSE-MIB su 40 si sono dotate di un Comitato interno al Consiglio di Amministrazione con il compito di presidiare i temi di sostenibilità, a fronte delle sole 4 su 30 della Germania, 14 su 35 della Spagna, 26 e 29 su 40 rispettivamente del Regno Unito e della Francia. Tali comitati hanno un ruolo chiave nei processi di integrazione della sostenibilità economica, sociale, ambientale nel business delle imprese: svolgono funzioni di controllo e di indirizzo nei confronti del Consiglio di Amministrazione, al fine di implementare processi e iniziative di sviluppo sostenibile lungo la catena del valore.
Rispetto al 2016 vi è un aumento del 25% di aziende che hanno inserito indicatori di performance di sostenibilità nella remunerazione dei vertici aziendali. L’Italia si distingue in Europa anche nella crescita del legame tra gli aspetti variabili della remunerazione dei manager e le performance sostenibili dell’azienda: nel nostro Paese 25 aziende su 40 hanno collegato la componente variabile della remunerazione dei consiglieri esecutivi e/o dell’Amministratore Delegato a obiettivi di sostenibilità, con un aumento del 50% rispetto ai risultati emersi nell’edizione di tre anni fa. A parte la Francia che primeggia con 35 aziende su 40 grazie all’esplicita raccomandazione sulla disclosure sull’ESG compensation sancita dal codice di autodisciplina francese, a livello europeo l’integrazione della sostenibilità tra i parametri di remunerazione del C.d.A. avviene in Germania in 12 aziende su 30, nel Regno Unito in 14 su 40 e in Spagna in 17 su 35.
Solo poco più della metà delle aziende quotate FTSE-MIB (23 su 40) ha integrato la sostenibilità nel mix di competenze ed esperienze del C.d.A. e in media 1 componente su 6 del C.d.A. ha una specializzazione relativa alla sostenibilità. Emerge la mancanza di uno standard per la definizione delle competenze di sostenibilità. Le prospettive, però, sembrano evolversi positivamente verso la ricerca di una sempre maggiore preparazione: un terzo delle imprese ha dichiarato che integrerà le competenze di sostenibilità con i prossimi rinnovi dei C.d.A. e già ad oggi in 3 imprese su 4 i Consigli hanno preso parte a programmi di induction su queste tematiche. Infine, chi non lo ha ancora fatto ha dichiarato che provvederà al più presto a una specifica formazione.
Risulta centrale il ruolo del CSR manager: 3 CSR/sustainability manager su 4 partecipano alla definizione delle strategie dell’impresa, interagendo con i vertici aziendali con sempre maggiore frequenza, e arrivando così ad incidere sempre di più nell’integrazione della sostenibilità nel business. Nel 50% dei casi il principale interlocutore interno è il Comitato di sostenibilità con cui il professionista interagisce più volte l’anno, invece che ogni 6 mesi come nella scorsa rilevazione, soprattutto per affrontare temi di scenari e obiettivi di sostenibilità. Tra le attività dei manager della sostenibilità hanno assunto ancora più importanza i processi di stakeholder management, sui quali queste figure risultano essere quelle maggiormente coinvolte e per le quali interagiscono spesso con il comitato e l’Amministratore Delegato. I manager, infine, risultano sempre più in grado di incidere sui processi decisionali quando collaborano anche con i manager di altre funzioni all’interno di task force dedicate alla sostenibilità.
“Avere un comitato del CdA dedicato alla sostenibilità è diventata una prassi per le aziende quotate. Il salto di qualità nelle performance ESG si osserva quando vengono inserite nei CdA persone con competenze di sostenibilità e vengono attivate task force inter-funzionali che lavorano a stretto contatto con i manager di sostenibilità” – afferma Matteo Pedrini, Direttore Scientifico del CSR Manager Network e responsabile della ricerca di ALTIS.
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Leggi il report dell’osservatorio precedente: “C.d.A. e politiche di sostenibilità”
SAVE THE DATE: Governance for Sustainability (G4S) Forum | Prima edizione
L’obiettivo del report del IV Osservatorio “Governance della sostenibilità” del 24 maggio è generare un confronto aperto sull’integrazione della sostenibilità nei sistemi di governance e di gestione aziendale. Per questo motivo, a valle dell’evento di presentazione, il 16 giugno il CSR Manager Network e ALTIS Università Cattolica del Sacro Cuore organizzeranno (online) il Primo “Governance for Sustainability (G4S) Forum”: a partire dai risultati del documento di ricerca e dalle proprie esperienze, i partecipanti potranno confrontarsi attorno a tre snodi cruciali per il futuro dei sistemi di governance. I risultati del G4S Forum confluiranno in un e-book che sarà pubblicato nell’autunno del 2021.
Iscrizioni entro il 1° giugno mandando una mail a segreteria@csrmanagernetwork.it