Verso un’economia giusta, equa, inclusiva. ALTIS a “The Economy of Francesco”

Dal 19 al 21 novembre si terrà “The Economy of Francesco”, l’evento fortemente voluto dal Pontefice che intende porre le basi per una nuova economia mondiale.

  

The Economy of FrancescoPer tutta la durata dell’iniziativa, il dialogo sarà animato dalle esperienze e le proposte raccolte nei 12 “Villaggi EoF”, che rappresentano le sessioni di lavoro dei partecipanti sui grandi temi dell’economia di oggi e di domani. Tra i duemila imprenditori, accademici e giovani attori del cambiamento che sono stati coinvolti ci sarà anche una "delegazione" di ALTIS, rappresentata dal nostro Direttore, Vito Moramarco e da alcuni membri del nostro team di ricerca: l’assegnista di ricerca Giacomo Ciambotti e i dottorandi Alessia Argiolas, Andrea Sottini e Maria Cristina Zaccone.

Tra di loro, Giacomo – che collabora con ALTIS e E4Impact Foundation – è inoltre uno dei due coordinatori del Villaggio “Imprese in transizione” (Businesses in transition).

In questo Villaggio vengono affrontati quattro temi principali:

  1. come cambia il ruolo dell’impresa in questa transizione verso una nuova economia (Mission)
  2. quali modelli per una nuova economia (Sustainable Business Models)
  3. qual è il ruolo dello sviluppo tecnologico che sia a supporto di e per l’uomo (Technology 4 Common Good)
  4. qual è il ruolo delle Istituzioni e quali legami esistono con gli ecosistemi locali e territoriali (Institutions & Ecosystems).

  

Giacomo Ciambotti

Giacomo Ciambotti

Alessia Argiolas

Alessia Argiolas

Andrea Sottini

Andrea Sottini

Maria Cristina Zaccone

Maria Cristina Zaccone

Nel corso degli ultimi mesi, i partecipanti di questo Villaggio si sono confrontati a distanza, ampliando i quattro macrotemi per identificare alcune soluzioni concrete e creative da presentare al Santo Padre. Allo stesso tempo, sono nate a livello locale centinaia di “iniziative di prossimità” – eventi, incontri, dibattiti – che dimostrano il senso di responsabilità e la voglia di fare dei giovani. La chiamata del Papa non ha infuso solo un vivo entusiasmo, ma ha nutrito la creatività, stimolando la nascita di progetti imprenditoriali, di sviluppo sociale e ambientale, e di ricerca, volti a generare risvolti pratici e non solo teorici.

  

Con le parole di Giacomo:

«Questo viaggio di EoF inizia dalla presa di consapevolezza di giovani volenterosi, che desiderano dare un contributo concreto all’economia e ricostruire la nostra “casa” (come ci invitava il Papa) a partire dal ruolo delle imprese e dalla transizione che esse stanno vivendo. Molti di loro hanno già iniziato a lavorare sodo per trovare delle soluzioni creative. Questo è uno sviluppo interessante: in un mondo in cui il tempo è denaro, ci sono giovani imprenditori e accademici che sono disposti a donare energie e tempo per collaborare con gli altri verso lo stesso obiettivo. È segno di un cambiamento in atto. Di fatto, EoF era stato inizialmente pensato come un evento, ma si è subito tramutato in un processo di sviluppo che andrà ben oltre le date di incontro di novembre.

Ciò che rende interessante EoF è, inoltre, la vastità del suo orizzonte, che attraversa e lega il mondo intero. Mi sono trovato a coordinare insieme ad Isaias Hernando (imprenditore sociale spagnolo) circa 150 giovani da tutto il mondo – Filippine, Messico, Brasile, Italia, Uganda – tutti accomunati da un desiderio di collaborazione e una responsabilità, sentita e vissuta, verso le proprie nazioni, le proprie comunità, e i territori locali.

Ma questo sarà solo l’inizio. Un patto segna l’agire quotidiano di chi si impegna a rispettarlo. Per cui, quello che riuscirà veramente a cambiare l’economia (e a ricostruire questa nostra casa), sarà proprio l’impegno quotidiano e l’amore verso la propria realtà, il proprio lavoro, il proprio territorio, sia che si tratti di scrivere un paper, sia che si tratti di creare un’impresa. La sfida è ardua, ma anche molto affascinante, e i giovani sono già al lavoro con gli occhi fissi sulla meta!»

La partecipazione di ALTIS a questo evento rappresenta la volontà di collaborare con chiunque si faccia promotore del tentativo di cambiare l’economia, per renderla un utile strumento a servizio di un mondo più a misura d’uomo. Uno scopo che l’Alta Scuola ha perseguito fin dalla sua fondazione, ponendolo al centro della propria mission.

   

   

Vito Moramarco«Da quindici anni, l’Alta Scuola Impresa e Società diffonde una cultura dell’imprenditorialità e del management responsabile in Italia. Mandando i nostri giovani ad Assisi, diciamo alla comunità di studenti e ricercatori: non lasciate che altri siano i protagonisti del cambiamento e seguite le orme di chi si sta già impegnando per questo dando il proprio contributo. È un progetto ambizioso, ma anche ricco di speranza, che va sostenuto perché l’economia del domani sia un’economia diversa: più giusta, fraterna e sostenibile.»

Vito Moramarco, Direttore di ALTIS

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