I primi Bilanci Sociali di IEO e CCM: responsabilità sociale ed eccellenza nella ricerca e nella cura

L’Istituto Europeo di Oncologia e il Centro Cardiologico Monzino hanno presentato a Milano i loro primi Bilanci Sociali, che rendicontano gli impatti generati nel corso del 2019.

 

Il 17 settembre 2020 ha segnato un momento importante nella storia dell’Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino. Nella splendida cornice delle Gallerie d’Italia di Milano, i due Centri hanno presentato i loro primi Bilanci Sociali, redatti con il supporto metodologico dell’Alta Scuola Impresa e Società (ALTIS) e di CERISMAS - Università Cattolica del Sacro Cuore.

I documenti sono stati elaborati seguendo rigorosamente le Linee guida del GRI, che prevedono il coinvolgimento diretto degli stakeholder. Il loro obiettivo è raccontare a tutti gli stakeholder i valori e la missione che guidano l’operato dei due Centri, l’impatto che sono in grado di produrre nella società e i risultati di eccellenza nell’ambito della ricerca e della cura dei pazienti.

A  presentare i Bilanci 2019 sono stati Carlo Cimbri, Presidente dell’Istituto Europeo di Oncologia, e Carlo Buora, Presidente del Centro Cardiologico Monzino, insieme a Roberto Orecchia, Direttore Scientifico IEO, e Giulio Pompilio, Direttore Scientifico Monzino.

Per l’Istituto Europeo di Oncologia, il documento intende andare oltre ai tecnicismi del Bilancio d’esercizio, offrendo una panoramica corale e più umana sulle qualità che contraddistinguono l’Istituto. La sostenibilità, in particolare, è parte integrante della sua visione e strategia. Sin dai suoi esordi, IEO ha avuto un forte ruolo sociale e una vocazione all’eccellenza.

  

«Per volere di tutti i Soci, IEO non ha finalità di lucro ed investe il 100% dei propri avanzi di gestione in ricerca o nel supporto alle cure dei soggetti meno abbienti.» ha ricordato il suo Presidente, Carlo Cimbri, aggiungendo che «l’impatto sociale di IEO si misura anche nel suo essere un modello etico, che insegna che la sanità d’eccellenza non può essere un luogo di profitto».

  

«Per noi, responsabilità sociale significa innanzitutto garantire il miglior percorso di cura a tutti i pazienti, indipendentemente dalla rimborsabilità delle prestazioni e dei farmaci. È responsabilità sociale anche investire nel Capitale Umano. Allo IEO lavorano oltre 1.600 persone, e medici e infermieri prestano la loro opera in esclusiva.»

  

Per il Centro Cardiologico Monzino, nato quarant’anni fa e parte del Gruppo IEO dal 2000, il Bilancio rappresenta un’occasione per raccontare da una diversa prospettiva le attività del Centro e la sua vocazione alla creazione di bene comune. Nel 1980, il Cavalier Italo Monzino volle creare un “ospedale del cuore”, che offrisse cure d’avanguardia a tutti, affiancandosi a una Sanità Pubblica. Questo impegno prosegue ancora oggi, corroborato dalla sinergia con IEO. Il suo ruolo sociale si è particolarmente manifestato durante l’emergenza sanitaria da Covid-19: CCM ha saputo fornire un’assistenza ininterrotta e di qualità ai malati cardiovascolari.

  

«Per tutelare i malati cardiovascolari e continuare ad offrire le cure allo stesso livello pre-Covid, l’ospedale si è riorganizzato come hub, ottenendo di limitare al massimo le infezioni di pazienti e personale. – ha raccontato Carlo Buora, Presidente del Monzino – Lo stesso ha fatto IEO. Oggi i due ospedali sono considerati esempi di strutture Covid-safe.»

  

«Questo è l’anno giusto per presentare il primo Bilancio Sociale – ha commentato Roberto Orecchia, Direttore Scientifico IEO – Il Covid ha fatto capire come la sanità di un Paese sia un ago della bilancia imprescindibile del livello di civiltà e di benessere collettivo. Ci ha fatto capire anche quanto la salute sia una questione globale e allo stesso tempo legata alla coscienza e al senso di responsabilità e ai comportamenti individuali.»

  

Il lavoro di rendicontazione ha fatto emergere il valore qualitativo delle cure. Sia IEO che CCM offrono cure di eccellenza con un’attenzione costante al benessere del paziente. Per garantire questo risultato, agiscono su due fronti. Da una parte, mettono a disposizione le opzioni terapeutiche più avanzate e le tecnologie di punta del settore. Dall’altra, continuano a cercare soluzioni che migliorino la qualità della vita all’interno dell’ospedale e permettano di mantenere un buon rapporto interpersonale medico-medico e medico-paziente.

L’inclinazione alla sostenibilità emerge anche nell’orientamento al futuro, che non implica solo il ricorso a nuove tecnologie, ma anche il sostegno alla ricerca e la formazione dei professionisti del futuro.

All’interno di IEO, «tutti i team svolgono attività di ricerca, in collegamento con il mondo scientifico internazionale, e tutta l’attività deve avere come finalità, oltre al bene del singolo paziente, anche quello del progresso della ricerca a favore di tutta la comunità. – ha spiegato Cimbri.»

  

«La nostra ricerca è indipendente – ha proseguito il Direttore Scientifico del Monzino, Giulio Pompilio – e quindi capace di trovare nuove soluzioni terapeutiche senza fini di lucro. Un esempio concreto da noi è lo studio sulle cellule staminali e la loro capacità di rigenerare il cuore. Stiamo finanziando autonomamente uno studio clinico unico in Italia in questo ambito, rivolto a cardiopatici che non hanno altre chances terapeutiche, che può rivelarsi la cura del domani per i pazienti più gravi.»

  

La creazione di cultura si inserisce nel solco del valore sociale. La forte tradizione universitaria di CCM fa sì che vengano formati ogni anno «oltre 30 neolaureati, dottorandi e specializzandi, che diventeranno medici e ricercatori fortemente aperti all’innovazione, a vantaggio non solo dei malati, ma di tutta la comunità.»

Contribuire a questo progetto è stato importante anche per noi di ALTIS Università Cattolica. Ci ha permesso di approfondire il ruolo sociale e valutare l’impatto di due importanti Centri del settore sanitario italiano. Nonostante si tratti per entrambi del primo Bilancio Sociale, sia IEO che CCM già da tempo hanno fatto della responsabilità sociale il pilastro del proprio operato.

  

Per approfondire:

Leggi il comunicato stampa e sfoglia i Bilanci Sociali 2019

Storie di resilienza: come ha reagito la società civile durante l’emergenza Covid-19

 

Articolo redatto da Erika Lisa Panuccio (ALTIS), il 18 settembre 2020

   

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