Pubblicato il bilancio di sostenibilità 2018 del Gruppo Ratti SpA, con valenza di Dichiarazione Consolidata di Carattere non finanziario (DNF), redatto con il contributo scientifico di ALTIS e CSR Value.
Tradizione e innovazione, comunità e territorio, responsabilità sociale e ambientale: questi i temi della strategia di sostenibilità di Ratti, una delle più importanti realtà industriali del tessile del lusso a livello mondiale. Un’azienda con oltre 70 anni di storia che propone la maestria artigianale e la ricerca stilistica insieme ad una sempre maggiore attenzione all’innovazione legata alla sostenibilità.
Anche quest’anno, il bilancio di sostenibilità di Ratti, pubblicato in aprile, non è solo l’adempimento di un obbligo normativo ma strumento utile per consolidare una cultura d’impresa condivisa da tutti i collaboratori, per stimolare l’adozione di comportamenti virtuosi e far emergere proposte di miglioramento. Da anni, infatti, l’azienda sta portando avanti il percorso “Ratti for Sustainability”, nato nel 2012, ben prima che entrasse in vigore l’obbligo di rendicontazione non finanziaria in Italia con il Decreto Legislativo 254/2016, con una particolare attenzione all’impatto ambientale e ai diritti fondamentali dei lavoratori.
“La Dichiarazione Non Finanziaria 2018 del Gruppo Ratti si inserisce nel percorso di sostenibilità intrapreso a partire dal 2012 e formalizzato nel Piano Strategico di Sostenibilità 2018-2020. Il trend di miglioramento verificatosi nelle performance ambientali, sociali ed economiche, è segno tangibile di una sostenibilità pienamente integrata nella strategia, in cui la DNF da semplice strumento di rendicontazione diventa un supporto nella gestione e nella progettazione delle attività del Gruppo.”
Valentina Bramanti, Area Consulenza ALTIS
Quest’anno la parola chiave è innovazione: in termini di sostenibilità, prodotto e processi. La crescita sostenibile è strettamente legata alla capacità di sperimentare e migliorare e questo secondo bilancio di sostenibilità di Ratti vuole sottolineare il ruolo fondamentale di un ambiente favorevole all’innovazione, aperto ai contributi di management e personale e agli spunti provenienti dalle reti di relazione. A tal proposito, la redazione del bilancio ha offerto l’occasione all’azienda di confrontarsi non solo con il management dell’azienda e con i dipendenti, ma anche con i principali stakeholder esterni e di prendere consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza.
“Pubblicando questa seconda edizione del nostro bilancio di sostenibilità mi piacerebbe sottolineare come questo documento sia diventato, anche da un punto di vista culturale, un momento significativo per la nostra azienda che non solo ci aiuta a portare avanti con costanza e coerenza il quotidiano ma, al contempo, ci fornisce quell’energia e quegli stimoli per assumerci la responsabilità di un continuo miglioramento.”
Doni Ratti, presidente Ratti SpA
Il bilancio di sostenibilità è stato ritenuto lo strumento più idoneo per presentare i risultati delle iniziative sviluppate e l’impatto determinato da Ratti sul contesto socio-economico e i territori in cui opera, un impatto che va molto oltre la dimensione economica.
“È stato un anno di scelte importanti quali l’aggiornamento del nostro codice etico e di strategie sul futuro che ci hanno consentito di ottenere importanti certificazioni, migliorando la qualità del nostro operato. Si tratta indubbiamente di un’evoluzione essenziale, sviluppata e condivisa, perché siamo convinti che adottare principi etici nel quotidiano costituisca un dovere imprescindibile oltre che un’occasione per monitorare il nostro lavoro, identificando le aree in cui è ancora possibile attuare miglioramenti.”
Sergio Tamborini, AD Ratti SpA