Martina Caironi, campionessa paralimpica, incontra gli studenti di ALTIS
Dal giorno dell'incidente ho smesso di dirmi "Non ce la faccio" e ho iniziato a chiedermi "Come lo faccio?".
Questa la frase che riassume la storia di Martina Caironi, pluricampionessa paralimpica portabandiera per la Nazionale ai Giochi di Rio, che ieri, 20 marzo, ha raccontato la propria testimonianza in ALTIS, l'Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano.
L'incontro, svoltosi di fronte ai giovani che stanno frequentando il Master in Accounting in Auditing e il Master in Finanza: strumenti, mercati e sostenibilità e che tra poco si affacceranno al mercato del lavoro, è nato dal desiderio di mostrare ai ragazzi che le competenze tecniche non sono l'unica cosa che conta per avere successo nel lavoro, qualsiasi sia il settore in cui ci si specializza, come nella vita personale.
Martina Caironi, classe 1989, è un'atleta entrata nella storia dell'atletica paralimpica italiana nei 100 metri, nei 200 metri e nel salto in lungo.
Dopo essere rimasta coinvolta a 18 anni in un incidente stradale che le ha causato l'amputazione della gamba sinistra all'altezza del femore, ha trovato il supporto e la forza per "rimettersi in pista" ed oggi è pluricampionessa olimpica, donna con protesi più veloce al mondo capace di correre i 100 metri in 14''61 e vincere 17 medaglie internazionali tra Mondiali, Europei e Paralimpiadi.
Inoltre è Ambasciatrice dello Sport Paralimpico, Ambasciatrice del "Grand Challenge ESA: Space and Physically Challenge People" per l'Agenzia Spaziale Europea, Amica della Fondazione Fontana Onlus e studentessa di "Lingue, culture e mercati dell'Asia" all'Università di Bologna.
Il suo è un esempio di tenacia e carattere, doti necessarie per chi pratica sport, ma che sono preziose per affrontare qualsiasi situazione di difficoltà o stress. Martina è anche una ragazza energica e piena di ironia, cosa che le ha permesso di affrontare le proprie sfide con positività, come fa con le proprie protesi, a cui dà nomi buffi come "Berta cammina e va a ballare con le amiche" o "Cheeta corre e va più veloce del vento".
Quello di ieri è stato un incontro appassionante, che ha coinvolto tutti i presenti, soprattutto gli studenti alle prese con la finanza o la revisione contabile. Una dimostrazione del fatto che quello che possiamo insegnare ai nostri studenti è molto di più di una formula economica.
Photo credits: Mauro Ficerai/FISPES