Confindustria lancia la sfida del marmo di Carrara e ALTIS la raccoglie


Con la presentazione del bilancio di sostenibilità si segna un punto di svolta nelle scelte e nella filosofia operativa del distretto produttivo che vanta uno dei prodotti ineguagliabili del made in Italy, anche per attenuare incomprensioni con il territorio e le comunità nei quali questo prodotto ha origine.


Nasce da questa considerazione il progetto di rilancio lanciato da Confindustria Livorno Massa Carrara e dagli industriali del settore lapideo di Massa Carrara che da oggi "mettono le carte in tavola", attraverso un'operazione di trasparenza sviluppata con il supporto metodologico di ALTIS, Alta Scuola Imprese e Società dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano; operazione finalizzata al raggiungimento di almeno tre risultati: erodere i luoghi comuni che negli anni hanno deteriorato l'immagine dell'industria lapidea; costruire un dialogo permanente basato sui dati e sui fatti con la comunità e le istituzioni locali; sostenere quest'azione con massicci investimenti in tecnologia mirati in particolare (anche attraverso il riuso intelligente dei prodotti di scarto di cave e segherie) a incrementare in modo decisivo gli standard di compatibilità ambientale e sicurezza; rilanciare, attraverso la condivisione coesa, della comunità locale, l'eccezionale valore aggiunto del brand marmo di Carrara sui mercati internazionali.

Ecco alcuni dati:

  • dal 2001 a oggi l'estrazione di marmo e materiali lapidei nella provincia di Massa Carrara è calato del 37% sino al livello attuale di 3,3 milioni di tonnellate;
  • in calo anche i blocchi estratti (-15% sul 2001);
  • oltre il 40% dei blocchi è lavorato in provincia;
  • il 35,7% dell'export nazionale di marmi lavorati proviene dalla provincia;
  • il marmo rappresenta con 1200 aziende il 13% del Pil provinciale con 5000 addetti fra diretti e indiretti e altri 3000 nell'indotto;
  • l'occupazione per anni in flessione a causa della scomparsa delle attività di lavorazione del granito, è oggi in tenuta;
  • il fatturato consolidato del settore sfiora il miliardo di euro;
  • le aziende del settore lapideo della provincia di Massa Carrara stanno investendo in un'operazione, attraverso nuove tecnologie avanzate e in una serie di progetti speciali, finalizzati a ridurre i prodotti di scarto e a favorirne ri-utilizzi sino a oggi impensati. Per fare questo hanno realizzato partnership con atenei e nei prossimi mesi saranno in grado di presentare i progetti particolareggiati. Con un coinvolgimento, attraverso comunicazione e informazione costante, della comunità locale e del territorio.

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