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ALTIS e Federdistribuzione, raccontare la sostenibilità per generare innovazione e crescita

Federdistribuzione, espressione della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO), riunisce e rappresenta, nelle sedi istituzionali, locali, nazionali e comunitarie le imprese distributive operanti nei settori alimentare e non alimentare che svolgono la propria attività attraverso le più innovative formule del commercio moderno.

 

La prima collaborazione con ALTIS risale al 2012, per la realizzazione del primo Bilancio di Sostenibilità di Settore (BSS), oggi alla terza edizione e pubblicato con cadenza biennale.

   

“Con la sistematizzazione e la valorizzazione delle esperienze concrete delle aziende associate il Bilancio si Sostenibilità di Settore è stato, in queste tre edizioni, l’occasione per creare consapevolezza interna ed esterna al settore, e promuovere il reale contributo delle aziende della DMO alla crescita economica e sociale del Paese. Grazie a questo lavoro, oggi le imprese associate sono più consapevoli del proprio ruolo di promotrici dello sviluppo sostenibile e sono pronte per farsi carico di obiettivi comuni per l’Agenda 2030 al fine di lasciare alle future generazioni un mondo più a portata d’uomo”

Claudio Gradara, Presidente Federdistribuzione

   

“Per la nostra Alta Scuola, che nasce per essere un punto di riferimento a livello internazionale sui temi della sostenibilità, la collaborazione con Federdistribuzione per la realizzazione del Bilancio di Sostenibilità di Settore è stato un passaggio importante. Ha significato intraprendere un cammino che ha contaminato decine di aziende. Come spesso capita la raccolta di numeri e best practices ha un duplice effetto: da una parte emerge la ricchezza e la varietà di quanto le aziende già fanno, stimolando azioni di emulazione; dall’altra emergono i punti deboli delle imprese stesse, e spesso da qui si concepiscono e si realizzano nuove politiche di sostenibilità. Questa è la forza di un progetto di sistema.” 

Mario Molteni, Fondatore di ALTIS, Direttore del CSR Manager Network e AD di E4Impact

   

Nella sua terza edizione il Bilancio di Sostenibilità di Federdistribuzione è ispirato agli standard internazionali di rendicontazione socio-ambientale GRI. Ha previsto la copertura di più di cento indicatori e l’attivazione di un processo di rendicontazione basato sul coinvolgimento degli stakeholder chiave, al fine di individuare gli ambiti rilevanti e di definire la matrice di materialità. Per questo, è stato somministrato un questionario strutturato a quasi 200 tra clienti, dipendenti, Terzo settore, associazioni di fornitori, media e istituzioni politiche e sono stati realizzati tre momenti di confronto, moderati dai professionisti di ALTIS, ai quali hanno partecipato 23 associate, al fine di confrontarsi sui dati raccolti e favorire il processo di rendicontazione.

   

“Quando abbiamo cominciato a pensare al progetto del primo Bilancio di Sostenibilità di Settore per la DMO ci siamo posti il tema di quale partner scegliere per la sua progettazione e realizzazione. ALTIS ci è parsa subito la compagna di viaggio ideale, per competenza e professionalità. E l’esperienza realizzata insieme ha confermato le aspettative: siamo arrivati alla terza edizione del BSS attraverso la direzione scientifica di ALTIS, che ci ha consentito di fare ogni volta un passo nella direzione di una pubblicazione sempre più coerente con gli standard internazionali e quindi sempre più autorevole. Con ALTIS siamo riusciti a guardare avanti, a migliorare il coinvolgimento delle nostre aziende associate e di tutti gli stakeholders; a fare, in conclusione, del BSS uno strumento condiviso, fondamentale e ormai riconosciuto di rendicontazione della responsabilità sociale che caratterizza il nostro settore e di quell’idea di sviluppo sostenibile che le imprese hanno abbracciato da tempo”.  

 

Stefano Crippa, Direttore Area Comunicazione e Ricerche

   

“I percorsi di rendicontazione rappresentano un investimento importante per le imprese al fine di acquisire maggiore consapevolezza sulla propria cultura della sostenibilità e apprendere, tramite l’ascolto e il confronto, circa le grandi potenzialità e la ricchezza già presente in azienda. Tutto ciò è ancora più vero quando si parla di una federazione, che riunisce sotto lo stesso cappello realtà tra loro indipendenti ed eterogenee. Il bilancio di sostenibilità di settore diventa quindi uno strumento strategico per attivare processi di emulazione e quindi favorire l’attivazione di percorsi, talvolta congiunti, per lo sviluppo sostenibile”.

 

Stella Gubelli, Responsabile area consulenza ALTIS

   

Anche nel 2017, il BSS è stato presentato in una delle sedi istituzionali romane al fine di consentire il confronto e la riflessione aperta anche con le Istituzioni su temi emersi come fondamentali. In particolare, il dibattito, moderato all’interno di 4 diversi tavoli di lavoro, è stato su come il fare impresa secondo criteri di Responsabilità Sociale e sostenibilità si debba confrontare con le nuove sfide e i dirompenti fattori di cambiamento che il settore deve affrontare (digitalizzazione e introduzione della tecnologia).

   


  

Aggiornamento:

leggi le novità del Bilancio di Sostenibilità di Settore 2020

  


   

LA MATRICE DI MATERIALITÀ
Secondo le Global Reporting Guidelines, si definiscono "materiali" quegli aspetti che riflettono gli impatti significativi economici, ambientali e sociali, o che potrebbero influenzare in modo sostanziale le decisioni degli stakeholder. La materialità corrisponde quindi alla soglia oltre la quale un argomento diventa sufficientemente importante da dover essere incluso nel report di rendicontazione (e/o nelle strategie di sostenibilità, ndr).
Oltre questa soglia, non tutti i temi significativi avranno la medesima importanza. In fase di determinazione della materialità occorre considerare anche gli impatti economici, ambientali e sociali che superano una determinata soglia, influenzando la capacità di soddisfare i bisogni della generazione attuale senza compromettere quelli delle generazioni future. Per determinare se un’informazione è rilevante, è necessario valutare fattori interni ed esterni, tra cui la mission e la strategia competitiva dell’organizzazione, le istanze espresse direttamente dagli stakeholder, le aspettative sociali in senso lato e l’influenza dell’organizzazione sugli attori “a monte” (ad esempio, supply chain) e “a valle” (ad esempio, clienti).
Inoltre, la valutazione della materialità deve considerare le attese di base espresse dagli standard internazionali e dagli accordi che l’organizzazione dovrà rispettare. I temi emersi come rilevanti possono essere inclusi in una matrice di materialità che, visivamente, esprime i temi centrali per l’organizzazione e i suoi stakeholder.
Per approfondire: L'analisi di materialità. Implementazione, impatti e futuri sviluppi (2016), ricerca ALTIS-CSR Manager Network, a cura di Mario Molteni, Matteo Pedrini, Stefania Bertolini.
Consulta il documento qui

 

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