Le banche premiano le PMI che fanno valutazione ESG 

   

Il movimento già in atto nel mondo finanziario è stato confermato dall’intervento delle istituzioni europee: tutte le imprese, comprese quelle di piccole e medie dimensioni, nei prossimi anni dovranno tenere conto non solo degli aspetti finanziari ma anche di quelli ambientali, sociali e di governance ( ESG) per accedere a nuovi capitali. 

   

La svolta nella finanza sostenibile: l’EBA chiede alle banche di valutare le imprese con il filtro ESG

Nel settore finanziario si stanno sviluppando modelli di valutazione sempre più articolati, che integrano indicatori di rischio e di performance specifici che permettono di verificare, settore per settore, se l’azienda o l’iniziativa da finanziare è solida e sostenibile. Questo cambiamento è rilevante perché sta portando gli istituti bancari a integrare e utilizzare anche nei confronti delle PMI degli strumenti (es. business plan, covenant ecc.) che finora sono stati rivolti unicamente alle realtà di grandi dimensioni.

Banche, investitori e istituti di credito garantiranno maggiori finanziamenti alle aziende “sostenibili” che saranno in grado di rendicontare gli impatti ESG: è quanto stabilito dalle Guidelines on loan monitoring and origination della European Banking Authority (EBA), che chiedono alle banche di valutare le imprese col filtro ESG a partire dal 1° luglio 2021. L’accesso al credito e al mercato dei capitali saranno quindi più convenienti per questa categoria di imprese.

Di questi temi si è parlato il 30 giugno 2021 durante l’evento “PMI e valutazione ESG: vecchie sfide, nuovi modelli” di ALTIS Università Cattolica, nel quale sono state poste a confronto le esperienze di valutazione ESG attuate da un istituto di credito (Banco BPM) e da un gestore di fondi alternativi (Riello Investiment Partners Sgr) nei confronti di due PMI virtuose (FoodNess ed Enomondo) che hanno messo in atto percorsi di sviluppo sostenibile con il loro supporto. 

   

Gli attuali modelli di rating di sostenibilità non sono fatti per le PMI 

«Ciò che manca in molte PMI è la cultura della disclosure di sostenibilità.» ha commentato Alfonso Del Giudice, Professore ordinario di Finanza e Direttore del Master in Finanza sostenibile di ALTIS.

Bisognerebbe evolvere dalla cultura della comunicazione rivolta agli stakeholder, tipica delle buone pratiche della CSR, a quella più diretta agli investitori, ovvero rivolta alle valutazioni di criteri non finanziari ma sociali, ambientali e di governance. Su questo aspetto, le imprese di piccola e media dimensione, anche quando fanno sforzi notevoli, sono spesso in difficoltà anche per la carenza di modelli di rating adeguati alla loro dimensione. Infatti, le valutazioni ESG sono pensate per le grandi aziende e non ancora calibrati per cogliere gli sforzi della PMI sul tema della sostenibilità.

I mercati però stanno cambiando e, alla luce delle recenti normative europee, il tema della valutazione ESG sta diventando un elemento di valore anche agli occhi degli investitori che si rivolgono alle PMI. Con l’adozione graduale di sistemi di valutazione del merito creditizio che considerano anche aspetti non finanziari, le imprese che scelgono la sostenibilità vengono premiate da chi investe.

   

È difficile creare uno standard universale di valutazione ESG

Un aspetto che merita una particolare considerazione è che ogni banca ha un proprio sistema di valutazione del merito creditizio e questo probabilmente varrà anche per i fattori ESG. Questo è dovuto alla difficoltà insita nel creare un modello valido per tutti i casi, come ha ricordato Natale Schettini, Responsabile Governo del Credito di Banco BPM: «i sistemi di valutazione ESG sono ancora giovani e ogni modello elaborato valuta elementi diversi. Allo stesso tempo vi è il rischio che questa situazione continui nel tempo se non si crea uno standard: è necessario agire per settori e filiere».

Alla proposta di agire in modo verticale e settoriale, adottata da BancoBPM e altri istituti bancari, si aggiunge l’iniziativa di Riello Investiment Partners Sgr, che ha elaborato un modello proprietario per lo screening e il monitoraggio ESG delle PMI non quotate, con il supporto metodologico di ALTIS. Questa scelta è dovuta al fatto che i modelli esistenti sono mirati alle grandi aziende e non permettono di analizzare adeguatamente le specificità delle PMI non quotate “sfuggono” alla valutazione ESG e diventa difficile, per gli investitori, filtrare quelle in cui investire.

«Il fatto che gli investitori scelgano le aziende in grado di rendicontare gli aspetti ESG diventa una facilitazione importante per le piccole e medie imprese non quotate, che vengono spinte ad avviare percorsi di sviluppo sostenibile», ha spiegato Federica Loconsolo, Head of Business Development and ESG di Riello Investiment Partners Sgr.

   

Perché la sostenibilità è rilevante per le PMI

Rendicontare la sostenibilità è una leva di crescita per le PMI: non solo per accedere più facilmente a prestiti e finanziamenti, ma anche per individuare e misurare quelle dinamiche che permettono loro di stare sul mercato, estraendone flussi di cassa, e adottando comportamenti virtuosi che possono massimizzare profitti e impatti positivi

Le banche e gli investitori possono essere per le PMI degli importanti facilitatori: promuovendo l’adozione di strumenti di rendicontazione socio-ambientale, portano questi temi all’attenzione di realtà che spesso, per loro natura, sono già allineate a obiettivi di sostenibilità, ma che non sono portate a esplicitare il proprio impegno e le proprie performance. Mostrando i vantaggi connessi all’uso di questi strumenti, le aiutano inoltre a prepararsi alla prossima transizione, che nel giro di pochi anni renderà la misurazione e valutazione degli impatti un requisito essenziale per tutte le aziende.

«La sostenibilità economico-finanziaria e i fattori di valutazione ESG sono due facce della stessa medaglia: occorre farsi trovare preparati», conclude Del Giudice

   


Articolo redatto il 9 luglio 2021
 

   

  

Per approfondire
 

Articolo: La finanza sostenibile guarda ai sustainability-linked bond

ALTIS per le aziende: consulenza sulla finanza sostenibile

ALTIS Formazione: Master in Finanza sostenibile (full time), Corso in Finanza sostenibile e Corso in Finanza ed ecologia integrale (executive)

ALTIS Ricerca: L’integrazione dei fattori ESG nel Private Equity, ricerca a cura di Matteo Pedrini e Maria Cristina Zaccone

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