Quale ruolo ha (o potrebbe avere) la figura del controller nei processi di digital transformation? Quali le sfide più importanti? Quali le competenze più critiche per intraprendere con successo questo cambiamento?
Questi i principali temi discussi oggi in occasione dell’evento “Reinventing Controllership in the digital age”, dedicato alla presentazione dei risultati di un progetto di ricerca sviluppato nell’ambito delle attività del Master in Pianificazione e Controllo (MPC).
Il progetto di ricerca ha visto il coinvolgimento di 31 aziende impegnate sui temi della digitalizzazione e di circa 50 manager, tra CFO e Head of controlling.
Dopo i saluti istituzionali di Alessia Coeli, General Manager di ALTIS, Stefano Baraldi e Riccardo Bovetti, coordinatori del progetto, hanno condiviso i principali risultati dell’indagine. Come in altre aree aziendali, anche nel controllo di gestione le digital technologies (es. ERP di seconda generazione, RPA, big data and analytics, machine learning e AI) hanno innescato un processo di cambiamento che le aziende tendono a vivere e interpretare in maniera differenziata, ma che sembra difficilmente destinato a esaurirsi guardando al futuro.
Nonostante la presenza di una certa “inerzia” nel ridefinire il loro ruolo da un punto di vista strettamente organizzativo, i controller sono oggi chiamati a dare un contributo fondamentale nell’ambito dei processi di trasformazione digitale del business. Gli oltre 100 use case identificati nella realtà delle aziende che hanno preso parte al progetto di ricerca indicano chiaramente che il “mestiere” del controller sta cambiando concretamente e velocemente: da un lato, ampliando e qualificando il proprio perimetro di azione e, dall’altro, sviluppando un nuovo skill set.
In questo senso, proprio le principali sfide di carattere tecnologico ma, soprattutto, quelle di carattere culturale sono state successivamente approfondite dalla tavola rotonda che ha visto la partecipazione di Maria Foti di Shopfully e Marco Santa di Randstad.