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Linee guida per la valutazione d’impatto di iniziative di welfare aziendale

Presentato il documento realizzato da Social Value Italia, ALTIS Università Cattolica, Avanzi e Percorsi di secondo welfare.

 

Presentato il documento frutto del lavoro condotto da Social Value Italia, Percorsi di Secondo Welfare, ALTIS – Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Avanzi, con la preziosa collaborazione di Acea, AIWA – Associazione Italiana Welfare Aziendale, Unipol Sai, CNS Consorzio Nazionale Servizi; le sigle sindacali FIM Cisl e Cgil nazionale; il Consiglio Nazionale degli Attuari; gli operatori WellWork, Eudaimon e Welfare Come Te.

 

Linee guida per la valutazione d’impatto di iniziative di welfare aziendale

Autrici e autori

Davide Dal Maso, Avanzi SpA SB

Valentina Gabella e Valentina Langella, ALTIS, Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Franca Maino, Università degli Studi di Milano e Percorsi di secondo welfare

Erica Melloni, Avanzi SpA SB

Valentino Santoni, Percorsi di secondo welfare

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Le “Linee Guida per la valutazione d’impatto di iniziative di welfare aziendale” vogliono dare alcune indicazioni di carattere pratico e offrire una roadmap per le aziende e le organizzazioni che si approcciano a investire, progettare e misurare l’impatto sociale di queste iniziative.

 

“Per welfare aziendale si intende quell’insieme di dispositivi in denaro e servizi forniti ai dipendenti dalle aziende private e dallo Stato (nella sua veste di datore di lavoro), come integrazione della normale retribuzione monetaria. L’obiettivo di questi strumenti è quello di accrescere il benessere personale e lavorativo dei dipendenti stessi e dei loro familiari”.

Tratto dalle Linee Guida per la valutazione d'impatto di iniziative di welfare aziendale

 

Gabella e Langella - Linee guida per la valutazione d’impatto di iniziative di welfare aziendaleIl documento è suddiviso in quattro capitoli utili a impostare correttamente delle iniziative di welfare orientate all’impatto. Nel primo capitolo, a cura di Valentina Langella e Valentina Gabella di ALTIS, si tratta il tema della progettazione, che parte dall’identificazione e dalla mappatura dei principali stakeholder: chi sono i/le portatori/trici d’interesse? Che aspettative, speranze o preoccupazioni hanno? Che tipo di influenza, positiva o negativa, possono avere? Il passo successivo consiste nell’engagement e nell’ascolto attivo dei portatori d’interesse, mediante gli strumenti dell’analisi dei bisogni e del logical framework, per descrivere la Teoria del Cambiamento definita.

 

“Qualsiasi percorso orientato all’impatto trova le sue basi fondanti nel coinvolgimento e nel dialogo con gli stakeholder. Nelle Linee Guida, infatti, abbiamo previsto la loro mappatura e coinvolgimento sin dalla primissima fase di progettazione. Integrare il loro punto di vista e le loro esigenze e giudizi consente di avviare un processo di valutazione d’impatto realistico e rispondente, che ponga le basi non solo per la comunicazione, ma anche e soprattutto per prendere decisioni strategiche future”, commenta Valentina Langella insieme a Valentina Gabella, area Misurazione d’Impatto della Consulenza di ALTIS Università Cattolica.

 

Davide Dal Maso - Linee guida per la valutazione d’impatto di iniziative di welfare aziendaleNel capitolo due Valentino Santoni e Franca Maino entrano nel vivo dell’operatività e descrivono il processo di realizzazione di un piano di welfare aziendale, definendo le principali strategie per costruire un sistema di offerta di servizi, coerente con la normativa vigente e al tempo stesso con i bisogni sociali della popolazione aziendale: dalla selezione dei fornitori allo sviluppo di una comunicazione continua, per mettere a conoscenza tutti i lavoratori delle possibilità offerte. Erica Melloni affronta poi, nel terzo capitolo, il tema del monitoraggio e della valutazione. In questa fase, vengono popolati gli indicatori quantitativi e qualitativi identificati in fase di progettazione per monitorare i cambiamenti generati. Per questo, è necessario impostare gli strumenti per la raccolta di informazioni ed evidenze, come sistemi di monitoraggio strutturati, interviste, survey, focus group. L’ultimo momento del processo, descritto da Davide Del Maso ed Erica Melloni, consiste nella rielaborazione: come utilizzare le indicazioni emerse dal percorso di valutazione per la conferma o revisione della strategia di welfare aziendale?

 

Per approfondire

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