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Il Percorso Alumni 2017-2018: dalla creatività all'organizzazione, attraverso lo storytelling

Un altro anno di Percorso Alumni sta per terminare e lo staff di questo progetto vuole tirarne le somme e raccontarne l’approccio innovativo.

Nato nel 2011 da un gruppo di imprenditori che hanno concluso l'Executive Master in Sviluppo Strategico delle PMI di ALTIS, il Percorso Alumni ha l’obiettivo di mantenere, anche dopo aver concluso il percorso formativo, la formazione e il confronto costante tra imprenditori delle piccole e medie imprese, interessati allo sviluppo e all'innovazione continua delle proprie attività.

    

“Il Percorso Alumni è un laboratorio di idee in cui i partecipanti possono confrontarsi sulle loro esperienze, sfide e difficoltà, creando una vera e propria community. Non solo un percorso formativo informale ma un vero e proprio valore aggiunto per la loro crescita personale e professionale.”

Andrea Chiapparini, imprenditore e co-fondatore del network.

    

In particolare, i partecipanti del Percorso Alumni 2017-2018 hanno incontrato, analizzato e sviluppato tre tematiche fondamentali: la creatività d’impresa, la valutazione dei collaboratori e il sapersi raccontare.

 

 

    

LA CREATIVITA’ D’IMPRESA

“Non è dove prendi le cose – ma dove le porti”. L’aforisma di Godard rispecchia perfettamente il Percorso Alumni di quest’anno, che si è focalizzato sulla definizione di creatività in ambito imprenditoriale e su come dar vita a un’organizzazione in grado di esaltare questa caratteristica e renderla un valore aggiunto nella vita d’impresa.

A sottolineare l’importanza di questo elemento, la testimonianza di Stefano Aschieri, co-founder insieme al fratello Andrea Aschieri di Wood’d, perfetta interpretazione del concetto di creatività d’impresa. L’idea vincente dei fratelli Aschieri ha portato ad un incontro tra tradizione e innovazione. Questi giovani designer infatti, dopo aver raccolto esperienza nel mondo del design e della comunicazione, hanno creato un brand che esaltasse sia le loro competenze che il know-how appreso dall’impresa di famiglia, attiva da anni nella produzione di legno arredo. La sintesi di questi due fattori sfocia nella creazione di originali e ricercatissime cover in legno per smartphone e tablet, prodotti di altissima qualità venduti ormai in tutto il mondo.

A supportare questa testimonianza, anche un approfondimento accademico curato da Frank Cinque, Managing Director di ALTIS fino al 2006, e attualmente Direttore Generale della E4Impact Foundation, un’organizzazione che opera principalmente in Africa con l’obiettivo di creare una nuova generazione di imprenditori capaci di coniugare il successo economico con un impatto sociale e ambientale positivo.

L’intervento di Cinque ha delineato un’analisi puntuale del concetto di creatività d’impresa: di fondamentale importanza risulta essere la capacità di immergersi completamente negli argomenti di interesse per il proprio business. Per creare originalità serve conoscenza: domandare, recuperare più informazioni possibili, confrontarsi con chi possiede un know-how diverso dal nostro. L’idea nasce da incontri non convenzionali, si concretizza con la consapevolezza e ottiene successo perché si distingue dalle altre.

 

 

    

IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEI COLLABORATORI

Altro tema cardine del Percorso Alumni 2017-2018 è la valutazione dei collaboratori, che riveste oggi un aspetto fondamentale nel successo d’impresa insieme alla visione della risorsa umana come talento.

Il focus è duplice: da un lato la centralità dell’individuo e quindi della capacità del singolo di raggiugere gli obiettivi assegnati in termini di performances personali, dall’altro la rilevanza dell’aspetto sociale e relazionale, che vede il singolo calato nel gruppo e si esprime nell’adattamento delle caratteristiche personali a quelle del team, con lo scopo di ottenere risultati comuni positivi.

A rendere pratico e reale questo tema, la testimonianza di Stefano Cerutti, Direttore del family Hotel Mirtillo Rosso il quale ha portato una visione di organizzazione e valutazione orientata al “fare”: solo costruendo una struttura nella quale il singolo viene dapprima valutato per le doti personali e successivamente accompagnato nelle varie fasi di inserimento nel team è possibile ottenere performances di livello. Significativa la metafora utilizzata per sottolineare il concetto: “un tigrotto imparerà a comportarsi come una tigre solo se passerà il suo tempo con essa”. L’affiancamento e l’attenzione alla fase di formazione, al fine di esaltare le doti personali e renderle un valore aggiunto per il team, vengono quindi posti alla base dell’organizzazione delle risorse umane.

Valutare non come fine primario ma come mezzo attraverso cui promuovere il miglioramento e la trasformazione individuale, sociale e organizzativa. Questo il concetto chiave sottolineato dal prof. Giuseppe Scaratti, docente di Work and Organizational Psycology presso L’Università del Sacro Cuore di Milano che, affiancato dalla Dott.ssa Silvia Ivaldi, ricercatrice e teaching assistant di Work and Organizational Psycology, ha apportato anche una veste istituzionale al tema organizzativo.

 

 

    

IL RACCONTARSI

Saper parlare di sé, narrare la propria storia con la consapevolezza che ognuno di noi è portatore di esperienze uniche. Lo storytelling è un elemento cardine per un’impresa di successo e, come tale, non poteva essere tralasciato in un percorso al passo coi tempi come il Percorso Alumni.

Proprio per questo, una testimonianza chiave è stata affidata ad un professionista della comunicazione, Fulvio Julita, web & social media strategist e co-fondatore di Plume un network di professionisti che racconta, appunto, le storie delle imprese che si affidano a loro per comunicare sul web.

Lo scopo dello storytelling, declinato nel marketing aziendale, è la trasmissione della qualità, dell’identità e del valore della società che si rappresenta. Solo attraverso queste fasi si può rendere il marchio riconoscibile sul mercato, ci si può fare portatori di un messaggio esclusivo e irripetibile in quanto autentico. Come ottenere tutto ciò? Attraverso un piano di comunicazione studiato nel dettaglio, reso efficace dal racconto di una storia unica e rappresentativa, che sia riconoscibile e riconducibile a valori ed immagini positive, esattamente quelle che si vogliono trasmettere.

Per mettere in pratica questa tematica e toccare con mano la sua importanza, un laboratorio interattivo di Glenda Pagnoncelli, coach professionista e partner di Fattore3, società che si occupa di formazione aziendale, ha consentito di fissare ed elaborare il concetto del raccontare una storia e del conoscere il messaggio personale ad essa affidata, nozioni spesso date per scontate. Attraverso una serie di esercitazioni pratiche e lavori esperienziali, e partendo da un’analisi del proprio vissuto e della propria consapevolezza, ci si è addentrati nel comprendere come la visione che il singolo ha di sé stesso, e soprattutto quella che vorrebbe trasmettere all’interlocutore, non è propriamente quella che viene recepita all’esterno.

“La struttura narrativa del pensiero non è funzionale solo alla comprensione della realtà, ma rappresenta anche la via attraverso la quale dare forma alla propria identità, che si modella e si struttura tramite il raccontarsi agli altri” affermava Bruner, psicologo statunitense che contribuì allo sviluppo della psicologia cognitiva.

Ispirazione, scambio di idee, approfondimenti. Il Percorso Alumni 2017-2018 concluderà il suo percorso stimolante con un ultimo incontro,  il prossimo 22 giugno presso la sede della Cantina Tommasi. Dopo il periodo estivo, lo staff del Percorso Alumni ricomincerà a programmare nuove interessanti esperienze per vecchi e nuovi alumni dell’Executive Master in Sviluppo Strategico delle PMI di ALTIS.

 

    

Per restare aggiornati sulle attività del Percorso Alumni e dei percorsi per le PMI contattare:

Manuela Rapacchia
Tel: 02 7234 8368
Email: manuela.rapacchia@unicatt.it

 

 

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